Grande festa per la celebrazione eucaristica della Santa Pasqua 2024 nella Cattedrale di Verona.
Il vescovo Domenico Pompili, che ha presieduto, ha sottolineato nell’omelia come l’uomo non è qualcosa di bell’è fatto, ma “è sempre incompiuto, è un cantiere aperto, pieno di promessa, mentre noi ci siamo fatti avvelenare dall’idea che tutto è già fatto, predisposto, pianificato. Di qui la perdita d’innovazione e la ripetizione stanca dell’identico”. Quindi ha affermato: “La Pasqua irrompe per assicurarci che vivere è abitare nella possibilità. La qual cosa non dipende dalle sole nostre forze”.
Nella seconda parte, ha poi evidenziato: “Il credente è uno che sa vedere e amare le cose create non chiuse in se stesse, come puri oggetti. Sa com-prendere che è cosa diversa dal semplice prendere. Cioè sa cogliere l’insieme”.
Infine l’augurio: “Che non ci rassegniamo alla tirannia dell’algoritmo che ci dice cosa fare, nè andiamo avanti a forza, ma ci apriamo alla vita con la fiducia che nasce dall’incontro personale con Gesù”.
Leggi qui l’omelia completa.