Poeti sociali

La fraternità per ritrovare l’altro e Dio

Avvio seconda edizione

«La fraternità è il nome più vero della prossimità. Essa significa ritrovare il volto dell’altro. E nel volto del povero, del rifugiato, anche dell’avversario, riconoscere il mistero: per chi crede, l’immagine stessa di Dio»: il cardinal Pietro Parolin ha voluto usare le parole di papa Leone XIV nell’udienza del 12 settembre 2025 per portare l’augurio e la benedizione della Santa Sede per la seconda edizione di Poeti sociali, la rassegna voluta dalla Chiesa di Verona che quest’anno ha come tema “Fraternità è il nome della pace”.

Introdotto dal vescovo Domenico Pompili, che lo ha presentato come «un folle senza Dio che ha inseguito il folle di Dio, papa Francesco», lo scrittore spagnolo Javier Cercas ha condiviso l’origine del suo libro Il folle di Dio alla fine del mondo (Guanda, 2025).

Si è raccontato così: «Educato da una famiglia cattolica, una scuola cattolica, una società cattolica come quella spagnola, ad un certo punto della mia vita come gran parte degli europei ho perso la fede, sono diventato ateo e anticlericale. Per una proposta inattesa, ho accettato la sfida di entrare a contatto con la Chiesa cattolica, certo anche che non si può capire il mondo, soprattutto l’Occidente, senza considerare la Chiesa cattolica».

Un’occasione singolare è stata quella dell’accompagnare papa Francesco nel viaggio in Mongolia, nel settembre 2023, ma Cercas ha affermato ironicamente: «Il viaggio dentro il Vaticano è stato più esotico di quello in Mongolia. Ne è uscito un libro che lo possiamo considerare un saggio, una biografia di papa Francesco, un’autobiografia, un trattato di teologia per l’ateo, ma alla fine è un romanzo cioè integra i vari generi e li trascende».

Il soggetto è un folle senza Dio, che ha alcune caratteristiche dello scrittore – «ma io sono un romanziere quindi ho domande, non risposte» – ma non gli corrisponde totalmente, con le sue inquietudini: «Abitiamo in un mondo senza Dio, ma la conduzione postmoderna non ha un racconto che dà senso a tutto. Dobbiamo accontentarci, ma il protagonista del libro sente nostalgia, in particolare di quella follia che è la risurrezione della carne».

Sollecitato dal direttore artistico di Poeti sociali Daniele Rocchetti, l’autore ha confidato: «Ho dovuto pulire i pregiudizi sulla Chiesa e sul Vaticano, che tutti hanno. Mi sono accorto in questo modo che nel Vaticano e nella Chiesa c’è molto anticlericalismo, nel senso che non accetta più l’idea che ci siano alcuni che sono sopra gli altri, che è stata pure la causa di tanti abusi. Poi, che si sta riscoprendo quel senso dell’umorismo, quella gioia, la cui assenza è la prima contro-testimonianza». Di altri aspetti, invece, ha trovato conferma: «Il linguaggio della Chiesa è vecchio, non attrattivo, ermetico, basta pensare alla parola sinodalità che è importante, ma la gente normale non capisce».

Dal suo punto di vista, offre questa riflessione alla Chiesa: «La vera rivoluzione è tornare a Cristo, che era un uomo pericoloso, un sovversivo, diceva cose pericolose. Tutto questo non ha niente a che fare con il cristianesimo che abbiamo conosciuto nei nostri Paesi, con il suo spirito borghese così lontano dal cristianesimo. Questo è quello che diceva papa Francesco, con quel desiderio di una Chiesa in uscita, che ho visto in Mongolia dove anche se sei ateo non puoi che ammirare quei missionari, che hanno abbandonato tutto. Si può essere buoni cristiani ovunque, anche a Verona o a Parigi, però con la radicalità del missionario, che è la visione pure di papa Leone. Ci sono cattolici che vogliono un cristianesimo più tranquillo e borghese, ma questo non è cristianesimo».

Andando al tema di questa edizione di Poeti sociali ha specificato: «Tutti parlano della libertà e dell’uguaglianza, che sono aspirazioni e valori complessi, mentre passa in silenzio la fraternità, che è un dato di fatto, un’evidenza. È da stupidi pensare di salvarsi da soli, abbiamo bisogno degli altri».

Per conoscere il progetto, scoprire il programma e gli ospiti della Rassegna e prenotare la propria partecipazione agli eventi, visitare il sito ufficiale e i canali social “Poeti Sociali”

 

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