Irccs Sacro Cuore Don Calabria

Il Vescovo alla Festa del Sacro Cuore

S. Messa e inaugurazione del robot chirurgico Hugo

Il vescovo Domenico ha preso parte stamane alla Festa patronale dell’Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in occasione della quale è stato inaugurato il nuovo robot chirurgico Hugo.

Mons. Pompili ha presieduto la celebrazione eucaristica svoltasi nell’area verde tra l’Ospedale Don Calabria e Casa Nogarè; nell’omelia ha voluto soffermarsi sullo sviluppo della tecnologia, in particolare sull’intelligenza artificiale.

«Oltre all’intelligenza artificiale, che può essere sicuramente un elemento di innovazione, permane l’intelligenza cordiale, del cuore. Esse non sono in contrapposizione, ma devono essere integrate. E la domanda che si cela dietro l’intelligenza cordiale è se siamo sempre capaci di riconoscere oltre la malattia la persona, il soggetto, il volto. Chi entra nella Cittadella della carità, insieme al nitore degli ambienti e all’efficienza dei servizi, percepisce proprio questo sguardo amorevole che è quanto più rigenerante in chi vive la fragilità del dolore».

Prima di passare all’inaugurazione del robot Hugo, il presidente della Cittadella della Carità, fratel Gedovar Nazzari, ha ricordato quel 7 febbraio del 1946 quando San Giovanni Calabria affidò al Sacro Cuore di Gesù la Casa di Negrar, l’embrione di quello che oggi è l’ospedale. «Don Calabria affida l’Ospedale e l’intera Opera al Cuore di Gesù, simbolo della natura umana di Cristo, intimamente legata alla sua natura divina. Ma soprattutto simbolo del suo amore per ogni donna e per ogni uomo, per ciascuno di noi. Un amore quello di Gesù che dona dignità alla persona. E nessuna condizione sfavorevole può privarla di questo grande dono. Non la malattia. Nemmeno quando la sofferenza fisica porta a un’alterazione della coscienza o all’incoscienza stessa».

È seguito il taglio del nastro “virtuale” – in quanto non si è svolto in sala operatoria dove il robot è già operativo dal 19 marzo – del nuovo robot. Hugo, che si affianca al robot Da Vinci Xi, già in uso dal 2014, è pensato per adattarsi ad ogni tipologia di intervento, oncologico e non. L’alta definizione delle immagini, unita agli innovativi dispositivi con cui il chirurgo manovra a distanza gli strumenti operatori consentono gesti chirurgici sempre più accurati e precisi. Questo aumenta l’efficacia dell’intervento, come l’asportazione di un tumore, e tutela allo stesso tempo le strutture vascolari e nervose importanti, riducendo così il rischio complicanze funzionali post operatorie.

«L’attenzione all’innovazione tecnologica è da sempre una priorità di questo ospedale, convinti, su insegnamento del nostro Fondatore, che il paziente debba usufruire delle migliori metodologie diagnostiche e terapeutiche offerte dalla ricerca. E questo è possibile, citando ancora San Giovanni Calabria, se l’ospedale rimane all’altezza dei tempi anche dal punto di vista tecnologico», ha sottolineato l’amministratore delegato, Claudio Cracco. «Nel 2023 sono stati effettuati 22.500 interventi, di cui circa 300 robotici – ha proseguito -.  Con Hugo, disponendo di due robot, abbiamo l’opportunità di estendere a un maggior numero di casi l’utilizzo della chirurgia robotica con tutti i benefici per il paziente in termini di efficacia dell’intervento unita a una rapida ripresa e migliori esiti funzionali».

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