L’Archivio Storico Diocesano e la Biblioteca Diocesana, in collaborazione con il Seminario vescovile, propongono all’interno del progetto MAB – Rigenerati nella speranza i seguenti appuntamenti:
- Da sabato 10 maggio a dicembre 2025
Mostra espositiva gratuita di documenti riferiti al sacramento del battesimo e ai battisteri. L’allestimento è previsto all’interno degli spazi dell’Archivio storico e della Biblioteca Diocesana, con orari di apertura secondo indicazioni al pubblico.
- Mercoledì 14 e venerdì 16 maggio, alle 17.00
Visite guidate alla mostra espositiva dell’Archivio e della Biblioteca in occasione delle Giornate di valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico. L’accesso, rivolto a parrocchie e catechisti, sarà consentito a massimo 25 persone munite di prenotazione, effettuata entro lunedì 12, contattando biblioteca@teologiaverona.it;
- Sabato 17 maggio, dalle 9.00 alle 12:30
“Scritture d’origine. I registri di battesimo come patrimonio di speranza”: incontro per addetti agli Archivi parrocchiali presso l’Aula magna Giovanni Paolo II della sede di fondazione Toniolo, secondo il seguente programma:
9.00 – Accoglienza
9.15 – Saluti don Guglielmo Bonfante, Direttore dell’Archivio Storico della Curia;
9.30 – “I registri di battesimo”, con don Francesco Grazian, professore di Diritto canonico, già Cancelliere diocesano;
10.45 – “I registri canonici tra restauro e conservazione preventiva”, con Sara Gottoli, restauratrice;
11.30 – “La nascita in genealogia: l’atto di battesimo e di stato civile, fonti per la ricerca degli antenati”, con Francesca Moscardo consulente di genealogia;
12.30 – Proposta costituzione Associazione Genealogica Veronese.
Per le prenotazioni e per ulteriori informazioni è possibile scrivere a biblioteca@teologiaverona.it o contattare 045 927 6229
- Alla Biblioteca Diocesana del Seminario Vescovile si potrà contribuire, fino a dicembre, alla realizzazione dell’opera “Toward The Light – Verso la Luce” dell’artista Lore Bert, che sarà esposta in occasione della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2026 nella Chiesa di San Fantin. Si può partecipare all’opera scrivendo il proprio nome, simbolo di unicità di ciascuno. Un gesto semplice ma potente: l’unione dei nomi di tanti e tante per dare forma a un’unica luce. L’unicità dei singoli che si apre alla speranza. Un’opera corale, una comunità che si fa arte. Un cammino comune che guarda lontano, con la forza della luce e della carta sulla quali scriviamo i nostri nomi, segni vivi, simbolo di speranza condivisa e rigenerazione.
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