Allegato: Professione di sr. Giorgia Elisabetta Frigo (Chiesa dei Santi Angeli Custodi)
Presentazione al Tempio 2025
Professione di sr. Giorgia Elisabetta Frigo
(Ml 3,1-4; Eb 2,14-18; Lc 2,22-40)
Chiesa dei Santi Angeli Custodi, sabato 1° febbraio 2025
“Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore”. Quel che sembra soltanto un rito del passato, si rivela un incontro aperto al futuro. Tutto avviene però nel quadro di un incontro umano, non di un rito. Sr. Giorgia, proprio ieri, mi confidava di essere stata colpita dal gesto di tacito affidamento del bambino da parte di Maria e di Giuseppe nelle mani di due anziani profeti. A pensarci il coraggio e la gratuita dei genitori è pure la cifra per interpretare la professione che stai per emettere. In fondo, come il bambino è offerto all’umanità stanca e in attesa, così la tua giovane esistenza è offerta all’umanità di oggi non meno stanca e in attesa. La tua scelta, infatti, è indirizzata a Dio, ma diventa un’offerta di senso e di bellezza per tutti. Non è forse questo il motivo dell’emozione che tutti ci avvolge in questa ora? Una giovane donna, che dona la sua vita nella forma della povertà, dell’obbedienza e della verginità non è forse un segno fin troppo incomprensibile da interpellare tutti noi? Se la povertà è l’accesso più che il possesso degli altri; se l’obbedienza è l’ascolto dell’altro più che l’ossessione della propria autorealizzazione; se la verginità è amare liberamente, senza relazioni tossiche. Se tutto questo è vero, comprendiamo che la tua testimonianza è una per tutti.
“Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui”. Non oso pensare a quel che i genitori di Giorgia Elisabetta abbiano pensato e prima ancora immaginato per la loro figlia. Di sicuro siete rimasti pure voi “stupiti”, per non dire sbalorditi. Vorrei però rassicurarvi: il Signore quando chiama non cambia i connotati. Semmai orienta diversamente quel che siamo, facendo leva sulle qualità e attitudini di ciascuna. Sr. Giorgia Elisabetta prima di entrare in convento faceva la grafica pubblicitaria, una professione che richiede identità, versatilità, creatività. Ora continuerai in mutate forme e circostanze a dare forma al Vangelo ricorrendo alla tua esistenza. Sempre con la tua identità, la tua versatilità, la tua creatività. E il tuo apporto singolare farà la differenza. In una regata la barca che vince ha lo stesso vento delle altre, ma ha un equipaggio migliore. Di sicuro l’equipaggio della tua comunità religiosa oggi si arricchisce.
“Cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui”. Anche il piccolo Gesù è destinato a crescere e a fortificarsi. Umanamente parlando – e ciò vale anche per ognuno di noi – Gesù non si è fatto da sé. Alle sue spalle sta la sapienza umile e salda di Maria e di Giuseppe che se ne prendono cura. Sono loro a trasmettergli valori e identità, fede e cultura. Ora toccherà a te restituire con la tua vita quanto ricevuto. Solo così diventerai a tuo modo generativa. Quando si smette di pensare a sé stessi si cresce con il desiderare, col mettere al mondo, col prendersi cura e, infine, con il lasciar andare. Questi 4 movimenti ti accompagnino sempre mentre segui Cristo “più da vicino”.