Azioni concrete per la pace – Maria madre di Dio, GM pace

Allegato: 01_01_2025 -Azioni concrete per la pace – maria madre di dio (GM pace)

Messa Maria madre di Dio – Giornata mondiale per la pace

Cattedrale, 1° gennaio 2025

Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”. Nessuno si benedice da solo. Né da solo ci si può augurare qualcosa. Solo nell’incontro con il volto di un altro ci è dato di sentirci custoditi e protetti. All’inizio di un nuovo anno, tentati da formule deprecatorie e da superstiziosi rituali, giova tornare alla benedizione di Aronne. Perché, alla fine, solo Dio può benedire. Anzi, solo se c’è Dio tutto è benedetto e ha valore. E si cresce nella gratitudine. Per contro, come scrive papa Francesco nel suo Messaggio per l’odierna Giornata mondiale della pace: “Quando una persona ignora il proprio legame con il Padre, incomincia a covare il pensiero che le relazioni con gli altri possano essere governate da una logica di sfruttamento, dove il più forte pretende di avere il diritto di prevaricare sul più debole”. Di qui la necessità di un cambiamento culturale che legga la globalizzazione non come un destino automatico, ma come una vocazione che va vissuta con coraggio e con realismo, superando atavici confini mentali e fisici.

Ci sono tre azioni possibili alla portata di tutti. Il Papa le esemplifica, a scanso di equivoci. La prima è la riduzione del debito dei Paesi poveri, come già promesso e mai mantenuto dall’inizio degli anni Duemila. La seconda è l’impegno fermo “a promuovere il rispetto della dignità della vita umana, dal concepimento alla morte naturale” (n. 11). Nessuno tocchi Caino, ma neanche Abele. La terza, infine, è la costituzione di “un Fondo mondiale che elimini definitivamente la fame e faciliti nei Paesi più poveri attività educative e volte a promuovere lo sviluppo sostenibile” (ibidem). Altro che implementare la spesa militare! Non ci sarà pace, fino a quando non comprenderemo che “rimetti a noi i nostri debiti” è possibile solo con quel che segue: “come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori” (Mt 6,12). Solo così, infatti, si compie la promessa: quando “amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno”.

A tal proposito, la visita di papa Francesco lo scorso 18 maggio ha fatto di Verona una capitale della Pace. Non possiamo indietreggiare rispetto a questo lascito. Pertanto, nel 2025 tre scelte ci attendono. La prima è l’avvio di una Scuola di Pace e Nonviolenza che ha l’obiettivo di formare giovani e adulti alla pace con competenze in mediazione politica, gestione dei conflitti e metodo nonviolento. La seconda è un incontro giubilare a Roma con papa Francesco e i Movimenti popolari che hanno partecipato all’Arena di pace 2024. La terza è la seconda edizione della rassegna de “I poeti sociali”. Così Verona continua a inspirare il soffio della vita di Dio e ad espirare a pieni polmoni il mondo, come ha imparato a fare con i suoi tanti “poeti sociali” da sempre: missionari, imprenditori, artigiani e contadini, educatori, preti, religiose, laici e laiche. Confermando l’intuizione di d. Giulio Girardello che poeticamente scriveva: “Solo da mani piantate nel sentimento del mondo / nasce la pace”.

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