Capitale della pace: questa la vocazione della città di Verona per il 2025, anche come eredità della visita di papa Francesco nell’anno appena trascorso.
Questo è quanto ha affermato il vescovo Domenico Pompili presiedendo in cattedrale la messa del 1° gennaio, solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella giornata mondiale della pace.
Ha sottolineato al termine dell’omelia:
Non possiamo indietreggiare rispetto a questo lascito. Pertanto, nel 2025 tre scelte ci attendono. La prima è l’avvio di una Scuola di Pace e Nonviolenza che ha l’obiettivo di formare giovani e adulti alla pace con competenze in mediazione politica, gestione dei conflitti e metodo nonviolento. La seconda è un incontro giubilare a Roma con papa Francesco e i Movimenti popolari che hanno partecipato all’Arena di pace 2024. La terza è la seconda edizione della Rassegna de “I poeti sociali”. Così Verona continua a inspirare il soffio della vita di Dio e ad espirare a pieni polmoni il mondo, come ha imparato a fare con i suoi tanti “poeti sociali” da sempre: missionari, imprenditori, artigiani e contadini, educatori, preti, religiose, laici e laiche.
Tra questi ultimi ha citato don Giulio Girardello, che ha dieci anni dalla sua morte (30 dicembre 2014) viene ricordato su Verona Fedele del 5 gennaio.
Al termine della celebrazione il vescovo ha consegnato a sindaco e vicesindaca di Verona, oltre ai rappresentanti delle associazioni da anni impegnati per la pace e la giustizia.