18 agosto

Maria Assunta a Manerba

Festa patronale

Domenica 18 agosto, il vescovo Domenico Pompili, ha presieduto la Messa patronale nella parrocchia di Manerba, dedicata a Santa Maria Assunta.

Nell’omelia il vescovo ha sottolineato un passaggio importante della prima lettura della liturgia domenicale quando si dice che la Sapienza si è costruita la sua casa; ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. Ha detto: “Non è infrequente nella letteratura biblica  e anche in quella che è la tradizione dell’oriente questa immagine della tavola imbandita che diventa un modo per richiamare le persone disperse ad unità e per condividere insieme un pezzo di esistenza”.

Passando al Vangelo ha continuato: “Gesù, donandoci l’Eucaristia, dice qualcosa di molto più radicale, cioè che soltanto entrando in comunione con Lui, proprio attraverso questo gesto del mangiare e del bere, che si rinnova ogni domenica, noi troviamo questa dimensione ulteriore che non si accontenta della sfera materiale ma va oltre i bisogni ed arriva al livello dei nostri più profondi desideri”. Quindi ha messo in guardia dal cadere nell’errore di pensare a Gesù come un contorno, mentre Lui ha l’audacia di dire di sé che è “il pane” cioè di essere la Vita: “Effettivamente senza di Lui ci è difficile sentire la forza di andare incontro agli altri perché solo Lui ci insegna cosa significa voler bene senza di Lui, senza il suo pane fragrante, ci è difficile resistere al male che è seducente e che sempre ha mille forme per condurci, per attrarci. Senza di Lui, senza questo pane che è la sua carne e il suo sangue, noi più che vivere divaghiamo anzi peggioriamo. Per questo Gesù è diretto e ci ricorda che soltanto chi si incontra con Lui in questa forma così radicale da assumerlo dentro di sé trova la Vita  che è il desiderio più radicale che c’è nel cuore di ciascuno di noi”.

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