Poeti sociali

La fraternità passa da scelte concrete

Parole e persone

«In questo tempo di angoscia, siamo chiamati a scegliere la speranza, che è proprio il suo contrario. E a farlo con scelte concrete di fraternità, sia nell’ambito del lavoro che nel volontariato che, come dice la parola stessa, ci custodisce liberi, non costretti a seguire la logica dominante dove sembra non ci sia spazio per la gratuità»: queste parole del vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, riassumono una serie di testimonianze, riflessioni e incontri che si sono tenuti alla rassegna Poeti sociali tra il pomeriggio di venerdì 3 e la mattinata di sabato 4 ottobre.

Don Martino Signoretto, biblista e guida in Terra Santa, accompagnando la Passeggiata spirituale che ha portato al Santuario Madonna della Corona, di cui è rettore ha ricordato: «Essere fratelli è scegliere di fare i conti con l’ingombro che gli altri rappresentano e allo stesso tempo tenere conto che anch’io sono un ingombro per gli altri». E pensando alla situazione attuale ha aggiunto davanti ad oltre 50 pellegrini: «Siamo in un’epoca di tenebre per cui dobbiamo accendere luci, di accoglienza, di cura, di attenzione all’altro».

Varie le testimonianze di scelte concrete di fraternità, tra queste: Lorena Fornasir e Gian Andrea Franchi che a Trieste, senza clamore e con la forza dell’empatia, si occupano di offrire cibo, acqua, coperte ma soprattutto un sorriso e un abbraccio ai migranti da Est; Daoud Nassar con il progetto Tent of nations a sud di Betlemme, che ha raccontato la sua scelta di continuare a puntare su fraternità, creatività, rifiuto di essere nemici, cura della comunità pur «in uno dei momenti più difficili nella West Bank, con la gente scoraggiata a rimanere e l’aumento degli insediamenti dei coloni con il piano di impedire ai palestinesi la continuità territoriale di un Paese». Toccante il Concerto dell’Orchestra dei popoli che ha portato sul palco la fraternità di culture diverse, la speranza ridonata ad alcuni detenuti, la memoria di quanti sono morti naufraghi nel Mediterraneo.

La concretezza della poesia sociale è emersa pure in due incontri che hanno caratterizzato la mattinata di sabato 4: il ritrovo Rete Caritas, con i delegati dei quasi 2.000 volontari che operano nei 52 Centri d’ascolto, 16 Empori della solidarietà, 25 Officine culturali che si sono confrontati su “Ascoltare, Partecipare, Esserci”; le varie voci che hanno dato vita a “Volontariato e Comunità”, a cura di Generali Italia e HUB Terzo Settore Verona, a partire dai dati del Rapporto Terzo Settore 2024 di Generali Italia che ha delineato una partecipazione sempre più occasionale e formale, che mette sotto pressione il modello tradizionale basato sull’impegno continuativo.

Per conoscere il progetto, scoprire il programma e gli ospiti della Rassegna e prenotare la propria partecipazione agli eventi, visitare il sito ufficiale e i canali social “Poeti Sociali”

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