A partire da un progetto editoriale avviato nel 2023, il volume “San Zeno maggiore a Verona” – curato da Fabio Coden, docente dell’ateneo scaligero, e Silvia D’Ambrosio, di Chiese Vive – rappresenta un nuovo tassello fondamentale per riscoprire uno dei luoghi storici più affascinanti della città scaligera.
Dopo l’anticipazione del 3 dicembre presso la Camera dei Deputati, lo scorso venerdì 12 alle 17.00 si è tenuta nella basilica di San Zeno Maggiore la presentazione dell’opera che raccoglie in 650 pagine, redatte dagli studiosi dell’università di Verona, la ricerca, la tutela e la storia del Palazzo abbaziale.
Con l’aggiunta anche di due portfolio iconografici, il libro guida il lettore alla scoperta del Palazzo e della sua Torre di 30 metri, i quali da secoli costituiscono il punto di riferimento dell’omonima piazza.
La pubblicazione, finanziata dalla Fondazione Banca Popolare di Verona ed edita da Silvana Editoriale, costituisce attualmente lo studio più completo mai realizzato a proposito dell’edificio simbolo del Medioevo veronese e, per questo motivo, l’intero lavoro è stato tradotto in inglese per renderlo accessibile al panorama internazionale.
Oltre alla partecipazione dei curatori del volume Fabio Coden e Silvia D’Ambrosio, sono intervenuti all’incontro il prorettore Giovanni De Manzoni, il direttore del dipartimento Culture e Civiltà Paolo De Paolis, il vescovo Domenico Pompili e l’abate Giovanni Ballarini. Erano presenti, inoltre, il direttore editoriale di Silvana Editoriale Sergio Di Stefano, il presidente della Fondazione Banca Popolare di Verona Carlo Fratta Pasini, il soprintendente di Verona Andrea Rosignoli e il sindaco Damiano Tommasi. L’incontro è stato moderato da Cristiana Beghini, direttrice dell’ufficio Beni ecclesiastici della diocesi di Verona, ed è stato accompagnato dai canti della Nova Schola Gregoriana diretta da monsignor Alberto Turco.
“Uno dei compiti fondamentali dell’università è quello di mettere al servizio della comunità civile in cui opera le sue risorse scientifiche”, ha spiegato la rettrice Chiara Leardini nella prefazione del volume, ricordando il patrocinio scientifico dell’Ateneo al progetto. “Per questo è motivo di grande soddisfazione il contributo che le colleghe e i colleghi del Dipartimento di Culture e Civiltà hanno fornito per la realizzazione di questo volume che racconta la storia del complesso abbaziale di San Zeno, che tanto rilievo ha avuto nella vita religiosa e civile di Verona”.
L’abate di San Zeno, monsignor Giovanni Ballarini ha ricordato l’importanza che le torri hanno avuto nel corso della storia e in tutte le civiltà. Da qui il punto di svolta che ha dato il via al progetto: il percorso che ha portato a questo lavoro ha avuto il proprio inizio nei primi mesi del 2021 quando un mattone si è staccato ed è caduto dalla torre. Quell’episodio, fortunatamente senza conseguenze, ha reso manifesta l’esigenza di fare indagini sulla sicurezza: si sono trovate alcune criticità e si è sentita presto la necessità di un’analisi del monumento storico, grazie alla partecipazione di diversi attori, fino ad arrivare anche all’adeguamento antisismico con i fondi del Pnrr.
Fanno parte del volume anche 26 saggi suddivisi in cinque sezioni che affrontano i vari ambiti: il contesto archeologico di nascita del cenobio; la storia politica, religiosa e sociale del complesso; la descrizione delle fasi costruttive tra Duecento e Trecento; la funzione del Palazzo che rappresenta un unicum nel panorama delle architetture monastiche europee. Spazio è dedicato alle decorazioni pittoriche superstiti, ai graffiti medievali incise sulle pareti e alla collezione di opere medievali dell’abbazia. A conclusione del libro, una dettagliata ricostruzione dei restauri dal Settecento ad oggi, con particolare attenzione agli interventi più recenti che hanno salvaguardato il monumento.
Resta aggiornato seguendo i profili social della Chiesa di Verona:
Canale WhatsApp
Profilo Instagram


