San Bernardino, 15 settembre

Francesco d’Assisi come anteprima Poeti sociali

Dialogo tra Cazzullo e Pompili

“Francesco, il primo italiano”: è il titolo del nuovo libro di Aldo Cazzullo (edito da HarperCollins) in libreria dal 16 settembre, che il giorno precedente sarà occasione di dialogo tra l’autore e il vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili. Appuntamento, quindi, lunedì 15 settembre alle 17, presso la chiesa del convento francescano di San Bernardino (stradone Antonio Provolo 28). Si tratta del primo evento dell’anteprima della rassegna Poeti sociali, che dal 1° al 5 ottobre animerà Verona con riflessioni, testimonianze, spettacoli sul tema “Fraternità è il nome della pace”.

Cazzullo, reduce dal grande successo de Il Dio dei nostri padri: il grande romanzo della Bibbia (HarperCollins, 2024) e prolifico autore di libri su vicende che hanno segnato la storia e personaggi che ne sono stati – positivi o negativi – protagonisti (da Romolo a Craxi, passando per Cavour, Mussolini e Sofri, solo per citarne alcuni), si propone di condurre il lettore a conoscere in profondità Francesco d’Assisi di cui dice: “Di uomini così, ne nasce uno ogni mille anni”. Sottolinea l’importanza di metterci in contatto con il ricco mercante che si è fatto poverello, convinto che “vedremo cosa ci attende ora, in questo millennio appena cominciato. Che, se non daremo retta a san Francesco, per l’umanità potrebbe essere l’ultimo”.

Cazzullo presenta Francesco come il primo italiano perché è stato – e rimane – per costruire e riconoscere l’identità italiana, oltre che essere l’autore del Cantico delle Creature, considerata la prima poesia in italiano, scritta proprio 800 anni fa: era, infatti, il 1225. Stando alle fonti agiografiche più accreditate, l’opera sarebbe stata da lui dettata a un frate o presso la chiesa di San Damiano ad Assisi o presso il monastero di San Fabiano a Rieti; ciò che è certo, è che il testo era accompagnato dalla musica, composta dallo stesso Francesco, che spiega l’andamento ritmico della composizione. Benché le ipotesi sul luogo della sua composizione siano ancora oggi incerte, non ci sono invece dubbi sul fatto che il testo dovesse essere accompagnato dalla musica: a occuparsene sarebbe stato lo stesso Francesco, che non per niente aveva ipotizzato per la laude un andamento ritmico simile a quello dei canti biblici, anche se purtroppo dello spartito non ci è rimasta traccia.

Il contesto, storico e personale, era tutt’altro che idilliaco, segnato dalla sofferenza fisica e dalle preoccupazioni per un futuro che si faceva sempre più incerto: questo non gli impedì di cantare la bellezza, la bontà, la serenità.

Aldo Cazzullo dialogherà su Francesco – e sull’influenza che ha avuto nella storia italiana ispirando persone come Antonio di Padova, Giotto, Dante, Cristoforo Colombo, padre Pio – con il vescovo Domenico Pompili, che non ha mai nascosto l’ammirazione e la vicinanza spirituale con il santo di Assisi. La Chiesa di Verona, inoltre, è tradizionalmente legata ai figli spirituali di Francesco, di cui oggi accoglie varie comunità (Frati minori a San Bernardino e al Santuario Madonna del Frassino; Capuccini a Villafranca; Istituto Fratelli di San Francesco a Nogarole Rocca e alla Gabbia di Isola della Scala; Fraternità Francescana di Betania al Convento del Barana) senza contare realtà secolari, associazioni e gruppi che si ispirano a questo carisma. Per il convento di san Bernardino, in cui si svolgerà l’incontro, i veronesi iniziarono ad adoperarsi già nel 1450, anno della canonizzazione del grande predicatore (1380 – 1444) che fu a Verona nel 1422 e nel 1443.

L’attuale guardiano, fra’ Giuseppe Bonato darà il benvenuto in questa realtà che ha da sempre una vocazione culturale e formativa. Il sindaco di Verona Damiano Tommasi, che ha concesso il patrocinio all’intera rassegna, farà un indirizzo di saluto.

Poeti sociali gode del sostegno di Generali e Fondazione Cattolica.

Informazioni e iscrizioni: www.poetisociali.it

 

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