L’eredità del colonialismo italiano non riguarda solo il passato: è una ferita aperta, una parte di storia con cui l’Italia non ha ancora fatto i conti, e la cui consapevolezza collettiva resta limitata. Ora, però, le nuove generazioni, grazie soprattutto alle voci afrodiscendenti e alle persone con un background migratorio, stanno contribuendo a trasformare la percezione storica in un’ottica decoloniale.
Quali sono le iniziative messe in campo per generare un cambiamento in questa direzione? Che ruolo hanno l’attivismo, gli studi accademici, la letteratura e come sta rispondendo la città di Verona?
In occasione del Black History Month, si proverà ad indagare questo tema e a rispondere a queste domande, il 4 febbraio alle 20.45 presso la Sala Africa dei Missionari Comboniani di Verona, in vicolo Pozzo 1, all’interno di un nuovo appuntamento con I martedì del mondo.
Interverranno:
- Kwanza Musi Dos Santos, rappresentante della Rete Yekatit 12-19;
- Nadia Olivieri, dell’Istituto di Resistenza di Verona;
- Igiaba Scego, scrittrice e saggista (in collegamento)
- Uoldelul Chelati Dirar, professore e storico (in collegamento)
Modera: Arianna Baldi giornalista di Nigrizia
La serata si può seguire in streaming sul canale YouTube dei Martedì del Mondo e sulla pagina Facebook I martedì del mondo
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