Allegato: Kirikoro 2025
Kirikoro 2025
Centro Carraro, sabato 17 maggio 2025
“Nessuno mi pettina bene come il vento”, ha scritto Alda Merini. Non si potrebbe dire meglio in così poche parole. Se ci lasciamo condurre dal vento dello Spirito nessuno ci pettinerà meglio. Proprio niente e nessuno.
Ma come? Ci vuole lo Spirito e non basta la materia. In una parola, l’unità parte ‘da dentro’: non basta inseguire gli istinti dicendo che siamo fatti così, ma lasciarsi trasformare dallo Spirito che porta a far pace con sé stessi. Gente in gamba è quella che fa frutto diventando padrona di sé stessa piuttosto che alimentando le faide degli uni contro gli altri. Per questo lo Spirito è necessario, come l’ostetrica che aiuta nel momento decisivo del parto. Così ci fa compiere un viaggio: dall’esterno all’interno, dalla periferia al centro, da una conoscenza per sentito dire a una comprensione profonda del Maestro.
Lo Spirito di Gesù, dunque, ci aiuta a crescere ‘dentro’ e gli effetti non tardano a manifestarsi ‘fuori’. Così, facendo il ministrante o la ministrante, si vive anche una forte esperienza spirituale. Questo accade quando portando le candele oppure reggendo il crocefisso, o magari suonando il campanello e ancora tenendo diritto il piattino per la comunione, impariamo a cercare non tanto visibilità, ma profondità. Siamo capaci di non disperderci in mille rivoli, ma di concentrarci sull’essenziale. E, da ultimo, sviluppiamo una fede meno superficiale e più legata a convinzioni interiori.
È partendo da ciò che c’è “dentro” che si crea armonia “fuori”. L’armonia, infatti, è l’altro nome dello Spirito. Come affermato da un saggio, credente e ispiratore dei popoli: “La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in completa armonia” (Gandhi).
Auguro a tutti i ministranti e alle ministranti di essere così: mentre compiono un servizio spirituale per la comunità imparano a crescere nell’armonia e nella relazione con Dio, con gli altri, con sé stessi.
