Virgo fidelis 2025
(Zc 2,14-17; Lc 1,46-55; Mt 12,46-50)
Castel d’Azzano, venerdì 21 novembre 2025
“Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”. Così esplode in un canto di lode, la Vergine Maria nel bel mezzo del racconto della Visitazione. Maria ha sfidato il cammino tortuoso tra le montagne della Giudea e non ha esitato a mettere a repentaglio la sua condizione di ragazza in lieta attesa per non far mancare il suo aiuto all’anziana cugina, improvvisamente in stato di gravidanza. Non bastasse questa generosità, le sue parole si allargano alla storia umana di cui canta la possibilità di un capovolgimento che sovverta la logica del potente e del ricco e si apra all’umile e al povero. Dio compie così la sua rivoluzione, senza spargimento di sangue perché tutto tende a una totale riconciliazione. Non tollera le troppe distinzioni sociali perché vuole che tutti vivano da fratelli e sorelle, ma non vuole distruggere e annientare. Vuole convertire. Dietro queste parole non si fatica a cogliere in filigrana il quotidiano servizio dell’Arma dei Carabinieri che è chiamata a rendere giustizia, a riportare in equilibrio, a ricondurre ad armonia. Si tratta ovviamente di una azione che conosce mille forme oggi: dall’ambiente alla salute, dal patrimonio culturale al lavoro, dall’agroalimentare alle banconote e monete. Ma nella varietà delle situazioni, la logica che ispira il vostro comportamento è sempre la stessa: servire i cittadini nella difesa di quei valori che rendono possibile una convivenza armonica nel rispetto della legge. Una legge che è uguale per tutti e rende tutti uguali con gli stessi diritti e i medesimi doveri.
Nel testo di Matteo, scopriamo il segreto di questa straordinaria capacità di Maria di irrompere nella storia e di introdurvi il suo “sì”, capace di sovvertire la logica del mondo. La grandezza di Maria che resta una giovane ragazza segnata da una vocazione altissima e una condizione normalissima, sta nella sua fedeltà, cioè nella sua fede che le consente di credere alle parole del Signore. Ciò che rende Maria unica non è tanto la sua concezione verginale del Figlio, ma l’essere stata una sua discepola fedele. “Se, secondo la carne, una sola è la madre di Cristo, secondo la fede tutte le anime generano Cristo; ognuna, infatti, accoglie in sé il Verbo di Dio” (S. Ambrogio). Questa è la testimonianza che siete chiamati a rendere nel vostro servizio quotidiano. Credere alla possibilità di convertire il mondo anche quando sembra una battaglia persa. Come è accaduto tragicamente nella vicenda che ha accomunato il sottotenente Marco Piffari, 56 anni; il maresciallo Valerio Daprà, 56 anni; l’appuntato scelto Davide Bernardello, 36 anni. Tutti e tre sono caduti, ma sono destinati a rialzarsi come tutti coloro che credono che compiere il proprio dovere fino in fondo sia il modo di rendere il nostro mondo più abitabile per tutti. Non si è detto di un particolare: alla fine siete stati voi Carabinieri a mettere in salvo la donna che ha provocato la morte e seminato il terrore. A riprova di come credete alla possibilità di convertire il mondo anche quando sembra una battaglia persa, salvando la vita a chi l’ha appena tolta a tre dei vostri amici.
