“Chi non è contro di noi è per noi” – Incontro vicari

Mercoledì della VII per annum

Allegato: Incontro vicari-Mercoledì della VII per annum

Mercoledì della VII per annum (Incontro vicari)
(Mc 9,38-40)
Vescovado, mercoledì 26 febbraio 2025

          “Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi”. Registriamo in questa presa di posizione del Maestro un’apertura rispetto al settarismo gretto e introverso dei suoi discepoli. In effetti, al tempo di Gesù e ancor più nella comunità primitiva la valutazione di taluni fenomeni straordinari, come gli esorcismi, era ritenuta esclusivo appannaggio dei membri stretti della comunità. Giovanni, uno dei fratelli che portano il nome significativo di “figli del tuono” (Mc 3,17), interpella Gesù al riguardo. In confronto con la risposta di Gesù, la comunità appare intollerante e settaria, più preoccupata dell’espansione e del successo del gruppo che della realtà in gioco. Una certa simpatia e fiducia nel nome di Gesù, anche se usato semplicemente in una formula di scongiuro da un esorcista giudeo, è uno spiraglio e un primo approccio alla comunione salvifica con Gesù.

Dobbiamo riconoscere che talora le comunità cristiane sono preoccupate di sé stesse e vedono con un certo sospetto eventuali aperture verso l’esterno che vengono stigmatizzate come disorientanti ed equivoche. Mentre in realtà, sono solo tentativi di creare alleanze con altri segmenti della società.

Aprirsi e non chiudersi è l’invito carico di fiducia del Maestro, valido anche oggi quando il confronto con una società plurale tende a rinchiuderci su noi stessi.

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