Domenica 21 settembre 2025 in occasione del Giubileo delle Famiglie è stato presentato per la prima volta il progetto Un Cuore per Due, promosso dalla Diocesi di Verona di fronte alla profonda e strutturale crisi demografica che attraversa la società italiana.
“I dati Istat più recenti – spiega il dott. Stefano Scarperi, Medico Ginecologo presso l’Ospedale di Borgo Trento, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione San Pietro della Diocesi e incaricato del Progetto “Un Cuore Per Due” – confermano un quadro allarmante: il numero delle nascite è ai minimi storici, con un tasso di fertilità tra i più bassi d’Europa.
Si tratta di un fenomeno che ha cause complesse e interconnesse: precarietà lavorativa, instabilità relazionale, individualismo culturale, difficoltà abitative, mancanza di sostegni adeguati alla maternità, paure legate al futuro. A tutto questo si somma spesso una solitudine esistenziale che colpisce le donne e le famiglie proprio nei momenti più delicati della loro storia, come la scoperta di una gravidanza inattesa o difficile.
Il Progetto Un Cuore Per Due vuole perciò essere una risposta concreta alla cultura dello scarto, alla solitudine delle madri, e al bisogno di speranza e vicinanza che attraversa la nostra società.
L’intento è semplice ma ambizioso: mettere in rete tutte le realtà del territorio veronese che operano nel campo del sostegno alla maternità e alla vita nascente, per valorizzare ciò che già esiste, per condividere buone prassi, per coordinare gli sforzi e rendere più visibile e accessibile l’aiuto disponibile.
Questo progetto non nasce solo da una logica di efficienza organizzativa, ma da una vocazione profondamente evangelica e pastorale, perché la difesa della vita non si fa con proclami, ma con prossimità concreta. Come Chiesa di Verona, sentiamo il desiderio e la responsabilità di essere una madre per ogni madre, una casa per ogni bambino che nasce ed una carezza per chi si trova solo nella disperazione. Questo significa essere prossimi, accoglienti, non giudicanti, sforzandosi sempre di offrire servizi competenti.”
La prima fase del progetto ha avuto lo scopo di censire le realtà sul territorio, come associazioni, enti, fondazioni e gruppi, che operano in questo ambito. L’intento è stato quello di raccogliere informazioni puntuali sulle attività svolte, sui servizi offerti, sulle risorse disponibili e sulle difficoltà incontrate, nonché di sondare il desiderio di collaborazione e la disponibilità a far parte di un progetto comune.
È un censimento ben avviato che ha visto già l’adesione di ben 31 realtà, tra cui l’Ospedale di Borgo Trento, I Consultori Pubblici dell’Aulss 9 Scaligera, l’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar e moltissime realtà che da anni operano sul territorio con professionalità e generosità.
Le risposte ricevute hanno confermato non solo la ricchezza e la varietà dell’impegno già presente sul territorio, ma anche il desiderio condiviso di lavorare insieme, in spirito di comunione e corresponsabilità. Il censimento rimane sempre aperto ed inclusivo verso altre realtà che ancora potremo incontrare e che si renderanno disponibili al lavoro di rete.
È stato, inoltre, istituito un numero telefonico diocesano a cui ci si potrà rivolgere per informazioni o per la richiesta di supporto: 351 345 4597, che risponde il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Per urgenze è comunque sempre disponibile il numero verde nazionale del servizio S.O.S. Vita: 800 814 000, attivo 24 ore su 24.
Quando per far nascere tuo figlio hai bisogno di un aiuto in più, tu mettici l’amore, noi ci mettiamo il resto!
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