Il sostegno della Diocesi di Verona

Sia pace in Terra Santa!

Le indicazioni della Chiesa italiana e le iniziative diocesane

Chiediamo con forza che a Gaza cessi ogni forma di violenza inaccettabile contro un intero popolo e che siano liberati gli ostaggi. Si rispetti il diritto umanitario internazionale, ponendo fine all’esilio forzato della popolazione palestinese, aggredita dall’offensiva dell’esercito israeliano e pressata da Hamas“: così nei giorni scorsi si è espressa la Conferenza Episcopale Italiana nella nota “Sia pace in Terra Santa!“.

I vescovi italiani hanno indicato tre modi con cui essere vicini a tutte le vittime di questa situazione: pregare per la pace, essere desti, dare sostegno concreto.

La Chiesa italiana così traduce queste indicazioni:

Pregare per pace“: tante le parrocchie e realtà ecclesiali che si sono impegnate a vivere la preghiera del rosario tutti i giorni del mese di ottobre con intenzione particolare per la pace.

Domenica 5 alle 8.30 a San Bernardino, il vescovo Domenico Pompili presiederà la Messa con intenzione per la pace, nell’ultimo giorno della rassegna Poeti sociali.

Essere desti di fronte agli eventi della storia e critici di fronte a scelte che provocano morte e distruzione“: in questi giorni si sta svolgendo la rassegna Poeti sociali che già nel tema di questa edizione ha preso posizione ovvero “Fraternità è il nome della pace”.

In particolare, poi, dopo l’evento con il cardinal Pizzaballa del 25 settembre scorso, altri appuntamenti vanno in questa direzione: “Una parabola di speranza: Tent of Nations”, con Daoud Nassar (venerdì 3 alle 18 in Gran Guardia); “Curare i bambini: a Betlemme è un’impresa di Dio. Il Caritas Baby Hospital di Betlemme” (sabato 4 alle 18.00 alla Società Letteraria).

Dare sostegno concreto a quanti pagano pesantemente le conseguenze di questa inutile strage”: nella serata con il cardinal Pizzaballa in Cattedrale, sono stati raccolti 4.659,05 euro che la Chiesa di Verona, tramite la Caritas diocesana, donerà al Patriarcato Latino di Gerusalemme. Questa occasione si inserisce in una serie di molte altre iniziative veronesi di sostegno.

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