Sabato 13 dicembre è stata celebrata nella chiesa di Sant’Ambrogio di Valpolicella la Messa con il Rito di ammissione agli ordini sacri di Massimo Buttura, 23 anni, originario della stessa parrocchia.
A presiedere, il vescovo Domenico Pompili che nell’omelia ha invitato il candidato e tutti i fedeli a guardare a Giovanni Battista, protagonista del brano evangelico domenicale e del quale campeggia una grande statua nella chiesa che ha visto Massimo crescere nella fede e scegliere di intraprendere questo cammino.
In particolare, ha esortato a coltivare la sua tensione irrisolta; a cercare la libertà che «nasce nell’interiorità» e che combatte il proprio egoismo; ad avere la pazienza che è «l’arte di vivere l’incompiuto, l’inadeguato e la parzialità», è solo degli uomini con speranza, ed è in fondo la «capacità di non lasciarsi andare all’abbattimento, alla tristezza, alla disperazione».
A condividere con Massimo c’erano la famiglia, con i prima fila genitori, fratelli e nipoti; molti sacerdoti, tra cui gli educatori del Seminario, quelli legati a Sant’Ambrogio e alle parrocchie in cui ha vissuto e vive le esperienze pastorali ovvero San Giuseppe fuori le mura e Bussolengo, preti amici; giovani, seminaristi e famiglie che lo hanno conosciuto e seguito in questi anni; la comunità civile, rappresentata anche dal sindaco Roberto Zorzi.
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Una presenza particolare, pur senza un coinvolgimento ufficiale, era quello di Thomas, giovane francese che Massimo ha accompagnato nel percorso del catecumenato, fino al recente battesimo, durante l’anno missionario che ha vissuto in una parrocchia di Parigi, come tappa del suo cammino verso l’ordinazione che con il “Sì” di sabato si fa più deciso.
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