Isola della Scala | 16 maggio 2026

La parola del Vescovo verso l’Assemblea diocesana

Assemblea diocesana "Fate attenzione a quello che ascoltate"

“Fate attenzione a quello che ascoltate” (Mc 4,24)

 

Seduto su una barca Gesù lancia questo appello alla folla radunata sulla riva del mare, in quel “limite” dove acqua e terra si toccano, in uno spazio che permette l’incontro e il sostare.

Il suo è un richiamo a coltivare una qualità spirituale dell’ascolto: solo questa rende i discepoli capaci di accogliere il seme del Regno, di portare frutto e, per certi versi, di passare all’altra riva. La Chiesa non è una appartenenza a bassa intensità dove ognuno va per la propria strada, ma è una “compagnia” che si ingrossa cammin facendo, grazie all’apporto di tutte e di tutti.

Questo e non altro vuole essere l’Assemblea diocesana (16 maggio 2026).

Camminare insieme

Ma come si impara a “camminare insieme”? Quando ci si ascolta davvero; quando si cerca Dio in tutte le cose; quando si decide insieme sulle questioni che riguardano le comunità; quando si procede anche a ritmi diversi. In ciascuna di queste situazioni si fa esperienza del “camminare insieme”!

L’esperienza del Cammino sinodale delle Chiese in Italia (2021-2025), confluita nella sintesi Lievito di pace e di speranza, ha assunto come metodo la conversazione spirituale: semplice e rivoluzionaria al contempo.

Non è una tecnica da esperti. È un modo di stare insieme che i primi cristiani praticavano naturalmente. Ma perché è così importante? Perché cambia radicalmente il nostro modo di riunirci.

La conversazione spirituale non parte da “cosa dobbiamo fare”, ma da “cosa lo Spirito ci sta dicendo attraverso le nostre esperienze”. Ci serve il silenzio; ci serve la risonanza; ci serve la disponibilità di prendere la parola senza giudizio, per giungere a un consenso e non a una uniformità che appiattisce le differenze. In tal modo, la conversazione spirituale ridà voce a chi di solito tace, supera le polarizzazioni, fa emergere una saggezza che nessuno possedeva da solo, genera decisioni che tutti possono sostenere, crea vera comunità.

Il percorso dell’Assemblea diocesana

L’Assemblea diocesana avrà un prima e un dopo.

Il “prima” sono le Assemblee vicariali (gennaio e febbraio), quindi gli Esercizi spirituali al popolo di Dio con il card. José Tolentino de Mendonça (12-14 marzo 2026).

Il “dopo” sarà l’attuazione di quanto insieme visto, pregato, discusso e deciso.

Non vogliamo un’altra Chiesa, ma una Chiesa diversa, secondo quell’intuizione della Evangelii gaudium che non cessa di scuoterci:

«La pastorale in chiave missionaria esige di abbandonare il comodo criterio pastorale del “si è fatto sempre così”. Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità. Una individuazione dei fini senza un’adeguata ricerca comunitaria dei mezzi per raggiungerli è condannata a tradursi in mera fantasia» (n 33).

Buon cammino verso l’Assemblea diocesana a ciascuna e a ciascuno!

vescovo Domenico Pompili

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