Chiese del Nordest

Il rinnovato intreccio tra solidarietà e sussidiarietà

Incontro a Cavallino

“Solidarietà e sussidiarietà in Europa e in Italia, tra riforme delle istituzioni e impegno della Chiesa” è stato il tema di fondo della due giorni di approfondimento che ha riunito presso Casa Maria Assunta a Cavallino (Venezia) i Vescovi del Triveneto assieme ad alcuni rappresentanti – sacerdoti, religiose, religiosi e fedeli laici – delle 15 Diocesi di questa Regione Ecclesiastica. E’ stata l’occasione per un dialogo ampio e approfondito che, attraverso la lente dei riferimenti fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa ed anche sulla scorta della recente esperienza della Settimana Sociale svoltasi nel luglio scorso a Trieste, ha permesso di affrontare parecchie questioni che sono all’ordine del giorno dell’attualità politica, economica e sociale di questi territori ed anche a livello nazionale ed internazionale.

L’intervento di mons. Mariano Crociata (Vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e Presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea – COMECE) ha messo in evidenza come nell’incrocio virtuoso tra i principi di solidarietà e sussidiarietà si possa trovare un giusto equilibrio tra identità nazionali, articolazioni regionali e consolidamento dell’Unione Europea che appare sempre più una “necessità vitale” da coltivare, con il coinvolgimento e il contributo attivo e propositivo delle Chiese, sia nel contesto internazionale che soprattutto nella vita dei singoli Paesi, a partire dai corpi intermedi e dalle comunità locali. “L’Europa – ha detto – è come un cantiere in continua costruzione e noi cristiani dobbiamo partecipare a questo processo a tutti i livelli. Tante sono le potenzialità insite nell’Unione Europea ma queste potrebbero degradare e perdere la loro efficacia”.

La riflessione del prof. Michele Nicoletti (Professore ordinario di Filosofia politica all’Università di Trento) ha riportato alle fonti dei principi della solidarietà e della sussidiarietà – nati con una forte connotazione di senso di responsabilità, nell’interazione tra doveri e diritti e in un legame con le comunità di cui si fa parte, anche quelle “non scelte” ma in cui si è inseriti –  sottolineando l’urgenza che la politica risponda alla sfida di recuperare la sua dimensione “architettonica” nel costruire e ordinare la casa comune e nel prendersi cura delle persone e del loro bene rendendole protagoniste della società. Tali principi, contro ogni forma di individualismo e assolutismo (dello Stato), mostrano la feconda pluralità degli ordinamenti sociali e giuridici di una comunità composta da persone, famiglie, corpi intermedi, associazioni di categoria, università ecc. Ha, quindi, evidenziato le opportunità e gli spazi che, pur nel complicato contesto globale, le comunità ecclesiali possono avere oggi nell’accompagnare e favorire – sul piano culturale, formativo e spirituale – l’impegno di chi opera in campo politico, economico e sociale.

Nel contributo offerto dal prof. Mario Bertolissi (Professore emerito di Diritto Costituzionale presso la Scuola di Giurisprudenza di Padova) è emersa soprattutto l’esigenza di un forte cambiamento per “comprendere il tempo in cui viviamo e risintonizzarsi attraverso un sistema di valori che dia senso oggi ai principi di solidarietà e sussidiarietà” in modo da “lasciare traccia e favorire un percorso comune”. Ha evidenziato poi la difficoltà che esiste tuttora nel comprendere e far passare il principio che l’autonomia porta sempre con sé il criterio della responsabilità. In tale contesto, e di fronte alle difficoltà del potere e del livello statuale e amministrativo ma anche del pensiero laico, la riflessione e l’azione della Chiesa possono essere molto importanti per una necessaria “reimmissione di un sistema di valori, pensando oltre se stessi”.

Nella S. Messa di mercoledì 8 gennaio il Patriarca Francesco Moraglia, Presidente della Conferenza Episcopale Triveneto, ha voluto, inoltre, esprimere al Vescovo Corrado Pizziolo (attualmente Amministratore Apostolico di Vittorio Veneto, che ha presieduto la celebrazione ed è in procinto di partire – a fine gennaio – per il Brasile dove opererà in una missione diocesana) il ringraziamento, l’affetto e la stima dei Confratelli Vescovi e delle Chiese del Nordest per l’apprezzato servizio pastorale da lui svolto in questi 17 anni a Vittorio Veneto e a favore dell’intera Regione Ecclesiastica.

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