13 aprile

Domenica delle palme

Inizio settimana santa

Con la Domenica delle Palme siamo entrati nella grande Settimana Santa.
A caratterizzare questo primo giorno è la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, riproposta con la tradizionale processione con gli olivi. Nonostante il meteo, le parrocchie hanno accolto numerosi fedeli e varie iniziative.
Il vescovo Domenico Pompili ha presieduto a due momenti: il mattino in Cattedrale a cui i fedeli sono giunti con la processione partita dal cortile del vescovado; al pomeriggio al Santuario di Porto di Legnago in occasione del pellegrinaggio del vicariato di Isola-Nogara.
Partendo dalla lettura della passione del Signore ha detto:

«Gesù viene sacrificato alla ragion di Stato e finisce per essere condotto a morte sotto la pressione del Sinedrio che urla inferocito: “Crocifiggilo!”. Sembra di riavvolgere il nastro della storia umana che è una galleria degli orrori, dove la gente comune è sistematicamente sacrificata, come tragicamente accade ancora in queste ore a Gaza, dove non si risparmiano bambini, donne ed anziani arabi. Siamo tornati appena ieri dalla terra Santa insieme a una trentina di veronesi ed abbiamo respirato l’atmosfera ininterrotta di violenza, a partire dal tragico 7 ottobre 2023 con il massacro e il sequestro di innocenti ebrei. Così come non si può dimenticare quel che succede in Ucraina, in Sudan, in Congo e in altre parti del mondo. In tutti questi casi, non ci sono ragioni, se non inconfessati interessi, mascherati da grandi ideali e da stringenti congiunture. La verità della guerra, invece, è quella che sappiamo tutti, anche se a volte ci auto-censuriamo: “La guerra è il massacro di persone che non si conoscono, per conto di persone che si conoscono, ma non si massacrano” (P. Valery)».

Infine, pensando ha questi giorni speciali ha concluso:

« Il potere, sia quello civile che quello religioso, è una maschera della cecità e della violenza, ammantata da disprezzo ed ironia. Il popolo “sta a vedere” non nel senso che sarebbe indifferente, ma nel senso che è spiazzato da uno che non mette in salvo sé stesso. E per questo salva tutti.
Questa è la Settimana di Passione, di morte e resurrezione, che ci attende da rivivere. “Stare a vedere”, cioè contemplare, lasciarsi sorprendere da Chi non si mette in salvo da sé. Non è con la forza che Gesù si salva. Altra è la sua via, come la via della pace che non è mai “a buon mercato” perché finisce sulla Croce».

Condividi questa notizia e resta aggiornato iscrivendoti al canale della chiesa di Verona.

condividi su