Si è tenuto a Roma nei giorni dal 28 al 30 settembre 2025 l’incontro nazionale dei servizi catechistici diocesani dal tema “Edificati dalla comunità”, organizzato dal servizio catechistico nazionale.
Il titolo del convegno già suggerisce l’idea fondante di una catechesi non semplicemente delegabile agli “addetti ai lavori” (catechiste e servizi catechistici) ma come dispositivo in grado di risvegliare le nostre comunità ad essere generative, dire a ciascuno che è amato da Dio, in un annuncio che connette fede e vita.
Sono stati giorni ricchi di interventi di vario genere: dal teologo domenicano A. Candiard, che ha tenuto una riflessione partendo dalla domanda “Come trasmettere ciò che non si possiede” alla restituzione dei convegni regionali; una tavola rotonda con un affondo sull’utilizzo ragionato dell’intelligenza artificiale all’interno della catechesi – intervento che permetteva di riflettere sull’utilizzo di alcuni strumenti in un’epoca che ci provoca anche sui nostri linguaggi ed un’inculturazione della fede.
A conclusione una restituzione dello stato attuale dell’iniziazione cristiana in Italia da parte di don A. Zanetti e la relazione di Mons. F. G. Brambilla basata sul suo nuovo libro “Dal grembo fiorisce la speranza. Far generare la vita cristiana”.
Una provocazione affascinante che ci interpella è di trasmettere una “Relazione e non dei contenuti”, una sfida per le nostre comunità chiamate ad essere sempre più missionarie, attente ai destinatari sapendo che siamo non protagonisti ma al servizio, come “servi inutili”, sapendo che Dio ci precede anche in chi domanda di vivere la catechesi nelle nostre parrocchie.
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