Varie sono le tappe e le persone coinvolte nel percorso dell’Assemblea, ognuna delle quali lavora su un aspetto specifico.
A. Il gruppo di lavoro e un’urgenza
Costituito già a settembre e composto da persone rappresentative di tutta la Chiesa di Verona per spiritualità, appartenenze, età e competenze, il gruppo di lavoro ha sperimentato, valutato e perfezionato le schede che costituiranno gli strumenti di lavoro per le Assemblee vicariali. Le schede erano dedicate rispettivamente all’essenzialità, alla profondità e alla reciprocità.
Nel corso degli incontri, è emersa l’urgenza di rinnovare i percorsi di iniziazione cristiana, cioè tutte le iniziative, i linguaggi e le prassi con le quali la Chiesa “fa entrare” le persone nella fede e nel discepolato del Signore Gesù. È emersa anche l’importanza di ripensare alle forme organizzative delle nostre comunità.
B. I delegati delle Assemblee vicariali e due schede
Le Assemblee vicariali, che si terranno tra gennaio e febbraio 2026, rappresentano il ponte tra l’Assemblea diocesana e la vita quotidiana delle nostre comunità cristiane.
Esse costituiscono il luogo di uno scambio circolare e fecondo: attraverso queste assemblee le comunità parrocchiali portano alla riflessione diocesana la ricchezza della loro esperienza concreta, mentre l’Assemblea diocesana restituisce alle parrocchie intuizioni e orientamenti maturati insieme, che ciascuna comunità dovrà tradurre in prassi, secondo la propria specificità. In questo movimento reciproco si realizza un autentico discernimento comune.
A comporre le Assemblee saranno 200 delegati per Vicariato, che lavoreranno su due schede.
C. I delegati dell’Assemblea diocesana e una sintesi
Partecipano al momento a Isola della Scala il 16 maggio 2026:
- i delegati che hanno dato vita alle Assemblee vicariali;
- il Consiglio pastorale diocesano;
- i presbiteri e i diaconi;
- chi ha un servizio in Curia;
- altre persone cooptate direttamente dal vescovo Domenico (per categorie o significatività).
Il Vescovo presenterà una sintesi dei contenuti emersi nelle Assemblee vicariali, raccolti e analizzati dal Servizio diocesano comunicazioni sociali, anche attraverso l’uso di strumenti di intelligenza artificiale discriminativa.
Questo lavoro sarà sottoposto al discernimento dei delegati dell’Assemblea diocesana per individuare le priorità pastorali e per giungere, nel successivo momento della recezione, a decisioni condivise sulla trasformazione dell’iniziazione cristiana e delle relazioni tra i membri delle Comunità cristiane: parroci, religiosi, laici, ministeri (ovvero servizi necessari alla vita della Comunità e di prossimità alle persone in situazione di fragilità).
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