28 luglio - 3 agosto

Al via il Giubileo dei Giovani

1.200 veronesi tra i 70 mila italiani

Sono circa 1.200 i veronesi che partecipano al Giubileo dei Giovani (28 luglio – 3 agosto) secondo le varie modalità proposte dalla Pastorale giovanile diocesana: 171 sono partiti nella mattina di lunedì 28 in bus per il “pack giovani”; 315 sono i 17-18 enni che domenica 27 hanno preso il via per un percorso del tutto speciale con soste, tra le altre, a Rimini e Loreto; non mancano le modalità avventurose come per i 31 che hanno scelto di raggiungere Roma in canoa e i 53 che ci arriveranno dopo centinaia di chilometri di cammino a piedi; singolare anche l’esperienza scelta da 66 giovani il cui percorso giubilare prevede l’incontro con le comunità de L’Aquila che in questi anni hanno fatto i conti con una speranza – tema dell’Anno santo – che non sempre si fa immediatamente visibile.
A loro si uniscono nel weekend altri 220 giovani che da Verona raggiungeranno la capitale per le giornate conclusive e i circa 300 che partecipano con il Cammino neocatecumenale.

Racconta don Matteo Malosto, direttore del Centro pastorale adolescenti e giovani:

«È significativo che nel cuore dell’anno giubilare, a metà del suo sviluppo, e quindi proprio al centro, sia collocata la settimana dedicata ai giovani. È un Giubileo intitolato alla speranza e i giovani in sé sono segno di speranza; come diceva Papa Francesco, sono il futuro ma sono anche il presente, perché quando c’è un giovane si può credere e sperare nel futuro. C’è tanto entusiasmo come Diocesi nell’essere qui, nell’aver portato tanti giovani ad arrivare ad incontrarsi a Roma con tutto il mondo».

Aggiunge da Casa Verona, il “quartier generale” ospitato nella parrocchia di San Filippo Neri a Collefiorito di Guidonia:

«Quando nel segno della fede e dell’umanità tanti giovani di provenienze diverse, di culture diverse, possono ritrovarsi, questa è la speranza più grande che ci sia. Talvolta queste adunate oceaniche sono nel segno dell’odio, ancora oggi tanti giovani vengono radunati contro qualcuno, contro qualcosa. È fonte di speranza il poter avere insieme un milione di giovani di tutti i Paesi per un’umanità nuova, un’umanità che può dire di avere ancora speranza».

L’equipe CPAG a “Casa Verona”

Per i tanti veronesi, il calendario prevede la partecipazione ad incontri, celebrazioni e testimonianze organizzate dalla CEI, oltre ad alcuni appuntamenti dedicati ai giovani della nostra Diocesi (tutto il programma qui).

Attesi 70mila italiani e giovani da tutto il mondo, compresi 2.000 dall’Ucraina. Presenti anche alcuni che hanno scelto di passare da Verona prima dell’appuntamento romano, tra cui il gruppo di brasiliani ospitati la settimana scorsa dalla Fraternità Francescana di Betania (al Convento del Barana) e i giovani comunicatori di diversi Paesi europei che si sono ritrovati per un incontro a loro dedicato presso la Casa madre dei comboniani.

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