“L’amore come una lente attraverso cui guardare il mondo” – Incontro innamorati

Allegato: Incontro innamorati

L’amore è Qualcuno
Incontro con fidanzati e innamorati
(Ct 8; Sl 138; Mt 7,21-24)
Chiesa di San Giovanni in Fonte, venerdì 14 febbraio 2025

 “Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo”.  La forza dell’amore dice almeno tre cose insieme: in negativo, in positivo, in modo ambivalente.  In negativo dice che cosa accade quando l’amore manca: non conta quello che dici, quello che sai, quelli che hai, quello che credi, se non ami. In positivo qualifica l’amore come pazienza, benevolenza, assenza di invidia, di vanto, di egoismo, di vendetta, di sadismo, ricerca della verità, energia infinita. In modo ambivalente: l’amore è dono di sé, ma mai svendita di sé stessi. Come diceva Simone Weil, «l’amore ha bisogno di realtà» e non di una vita immaginaria, ha bisogno di fare i conti con ciò che genera e di vigilare su ciò che diviene. Per queste ragioni, oggi: “si teme la solitudine, si desidera uno spazio di protezione e di fedeltà, ma nello stesso tempo cresce il timore di essere catturati da una relazione che possa rimandare il soddisfacimento delle aspirazioni personali” (Amoris Laetitia, 34)

L’amore, dunque, è capace di trasformare ogni aspetto della nostra esistenza perché ha in sè il potere di ridisegnare i contorni della vita personale, relazionale e collettiva.

Pensiamo a cosa accade quando l’amore tocca veramente una persona: è come un seme che germoglia lentamente, trasformando il terreno stesso in cui cresce. Non si tratta di un semplice cambiamento superficiale – è una vera metamorfosi a tutti i livelli.

Le relazioni diventano così dei veri e propri laboratori di vita condivisa. Come musicisti che suonano insieme, ciascuno porta la propria melodia ma è nell’armonia dell’insieme che si crea qualcosa di nuovo e più grande. Non è più una questione di vincere o perdere, ma di crescere insieme. L’altro non è più un ostacolo da superare o uno strumento da utilizzare, ma un compagno di viaggio con cui costruire nuovi significati.

Quando questa visione si allarga alla società, ecco che l’amore rivela la sua dimensione più rivoluzionaria. Come ci ricorda Papa Francesco nella Fratelli Tutti, «l’amore implica qualcosa di più che una serie di azioni benefiche” (n. 94). È come se l’amore fosse una lente attraverso cui guardare il mondo: non cambia solo ciò che vediamo, ma trasforma anche noi che guardiamo.

L’amore non è una condizione statica, ma un movimento continuo di apertura per il quale formulo un augurio: che la verità sia la vostra bussola: che la libertà sia il vostro orizzonte; che la gratuità sia il respiro del vostro amore; che il vostro cammino sia benedizione; che il vostro amore sia politico, cioè che abbia a cuore il mondo.

L’amore tira fuori il meglio dalla storia e dalle storie, perché fortunatamente conosce la realtà ma è sempre un po’ visionario. Diceva Scheler: «L’amore ama e nell’amare guarda sempre un po’ oltre rispetto a ciò che ha e possiede tra le mani».

Auguri dunque e buon san Valentino nella Città di Romeo e Giulietta!

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